ASGI: illegittime le espulsioni notificate nelle aree di transito aeroportuali

L’ASGI, nell’ambito delle attività del progetto Inlimine, ha chiesto delucidazioni in merito al caso di un cittadino straniero fermato in aeroporto a Fiumicino e rimpatriato a seguito della notifica del rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.

Nella lettera inviata alle Autorità l’ASGI ha ricordato che la pratica di bloccare nella zona di transito i cittadini stranieri, notificare in tale area provvedimenti di rifiuto di rinnovo o di revoca del permesso di soggiorno e, di conseguenza, di notificare ed eseguire i respingimenti per assenza di valida documentazione di ingresso, è stata già giudicata illegittima dalla Corte di appello di Milano che, con sentenza n. 1292/2018 pubblicata il 15/03/2018, aveva stabilito che il permesso di soggiorno scaduto e il relativo cedolino sono a tutti gli effetti titoli legittimanti il reingresso, così come previsto dal Regolamento UE n. 562/2006.

Il provvedimento con cui il Questore dispone il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno va notificato al cittadino interessato solo in seguito all’ingresso sul territorio dello Stato, poiché al di fuori di esso alcun potere di notifica sussiste in capo alla Polizia di frontiera. Occorre specificare che in nessun caso le aree di transito possono essere considerate zone di sospensione dei diritti sotto il controllo esclusivo della Polizia: infatti, come chiaramente sancito dall’articolo 2 del Testo unico sull’immigrazione, allo straniero comunque presente alla frontiera […] sono riconosciuti i diritti fondamentali della persona umana previsti dalle norme di diritto interno, dalle convenzioni internazionali in vigore e dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti.

L’ASGI nella lettera ha ricordato che lo scorso 27 giugno lo stesso Garante nazionale per i diritti dei cittadini detenuti o privati della libertà personale nel report relativo alle visite svolte presso i valichi di frontiera di Fiumicino, Malpensa e Civitavecchia, ha invitato le autorità a tenere conto
dell’orientamento giurisprudenziale adottato dalla Corte di Appello di Milano “interrompendo da subito i respingimenti immediati dei cittadini stranieri che rientrano in Italia con un titolo di soggiorno nazionale in corso di validità (o del quale è stato richiesto tempestivamente il rinnovo), disponendo, eventualmente, la loro espulsione eseguibile mediante accompagnamento forzato alla frontiera esclusivamente a seguito di apposito controllo giurisdizionale”.

L’ASGI ha chiesto delucidazioni alle Autorità in merito tali modalità di respingimento e agli eventuali passaggi messi in atto per il superamento di prassi che sono state reputate dall’autorità giudiziaria, così come dall’Autorità garante per i diritti dei detenuti, in violazione della normativa vigente.


La lettera


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