Accordo Ue-Turchia: ricorso alla Corte Europea di Giustizia

AccessInfo Europe, organizzazione spagnola per l’accesso all’informazione, ha presentato un ricorso alla Corte Europea di Giustizia per rendere noti i dettagli legali sull’accordo Ue-Turchia sui migranti.

L’organizzazione spagnola AccessInfo Europe ha annunciato alla fine della scorsa settimana di aver presentato ricorso alla Corte Europea di Giustizia (CGUE) affinché la Commissione Europea renda noti i dettagli legali sull’accordo Ue-Turchia sui migranti, siglato a marzo di quest’anno.

La decisione arriva dopo il rifiuto da parte delle istituzioni europee di fornire i dettagli richiesti dalla stessa organizzazione in due diverse occasioni tramite la piattaforma per l’accesso all’informazione AsktheEU.org .

Entrambe le richieste e le rispettive risposte sono consultabili online (si tratta, rispettivamente, della richiesta presentata alla Direzione Generale Migrazioni e Affari Interni  e al Servizio legale della Commissione Europea ). In entrambi i casi, l’accesso ai documenti è stato negato adducendo come ragioni “la necessità di tutela della consulenza legale, del processo decisionale e delle relazioni internazionali”, rilasciando solo alcuni testi pesantemente redatti.

L’accordo sui migranti, il cui testo è stato reso noto solo nella forma di una stringata dichiarazione rilasciata a margine del vertice del 18 marzo, è stato oggetto di aspre critiche.

Da una parte organizzazioni per i diritti umani – fra cui Human Rights Watch – lo hanno definito come “una forma di disprezzo sconvolgente verso il diritto internazionale, i diritti dei rifugiati, dei richiedenti asilo e dei migranti”. Nel solco di questa critica, Medici Senza Frontiere ha annunciato di rinunciare a qualsiasi forma di finanziamento da parte dell’UE.

Non meno preoccupazione hanno destato le incertezze al momento di passare all’effettiva applicazione: la scarna definizione ha lasciato spazio a numerose violazioni dei migranti già presenti in Grecia all’entrata in vigore dell’accordo.

Access Info Europe ora chiede di aver accesso ai documenti contenenti le valutazioni della Commissione sulla legittimità di ciò che è stato concordato con la Turchia, forte dell’indubbio interesse pubblico alla divulgazione di queste informazioni.

“La crisi dei rifugiati, e la crisi umanitaria che ne è derivata, sono stati il tema politico più dibattuto nell’UE nel corso 2016. Nonostante ciò, le decisioni chiave vengono prese con un’abissale mancanza di trasparenza, per non parlare di partecipazione pubblica”, ha dichiarato Helen Darbishire, direttrice di Access Info Europe.

“Ci troviamo ad affrontare una crisi di fiducia e di legittimità nell’Unione europea. In un simile contesto, negare l’accesso ad informazioni pubbliche sulla legittimità dei processi decisionali rischia di soffocare il dibattito pubblico e concedere ulteriore spazio alla diffusione di notizie false e a discorsi di stampo populista”, ha aggiunto Darbishire.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Osservatorio Balcani e Caucaso

 

Pireo, Grecia 2016, Foto di Stefano Rubini

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