Migranti invisibili e precari a Pantelleria: ASGI scrive alle autorità

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In due lettere aperte inviate alle autorità competenti della gestione dei cittadini stranieri in arrivo presso l’Isola di Pantelleria, ASGI ha segnalato le criticità rilevate nell’ambito del sopralluogo effettuato tra il 3 e 7 maggio 2021  chiedendo che vengano rispettati i diritti dei cittadini stranieri in arrivo sul territorio, a partire dal diritto alla libertà personale e di un’adeguata accoglienza.

All’interno del centro di accoglienza le persone sarebbero trattenute senza un provvedimento scritto, in condizioni precarie e private del proprio telefono cellulare, rendendole impossibilitate a comunicare liberamente con l’esterno anche per contattare un avvocato ed esercitare il proprio diritto di informazione e difesa.

Queste sono alcune delle criticità rilevate durante la visita al centro di prima accoglienza di Pantelleria nell’ambito delle fasi di arrivo e definizione della condizione giuridica dei cittadini stranieri e segnalate  il 23 giugno 2021 al Sindaco di Pantelleria, al Comando dei Carabinieri, alla Questura e Prefettura di Trapani  dall’ASGI con due lettere che rendiamo pubbliche.

Durante il sopralluogo è emerso che non esisterebbe alcun sistema di regolamentazione di ingresso e uscita dalla struttura destinata alla prima accoglienza. I cittadini stranieri, a seguito dell’arrivo sul territorio italiano via mare, sarebbero soggetti a regimi di controllo e limitazione particolarmente rigidi che imporrebbero la detenzione informale delle persone interessate e l’utilizzo di sistemi di vigilanza. Quindi, per tutto il corso delle procedure e fino al trasferimento a Trapani i cittadini stranieri non avrebbero la possibilità di allontanarsi dalla struttura, trovandosi in una situazione di trattenimento de facto” scrive l’associazione alle autorità .

In questa situazione che desta grande preoccupazione sia con riferimento alle procedure applicate ai cittadini stranieri in arrivo sul territorio, sia riguardo alle modalità con cui viene gestita l’accoglienza dei cittadini stranieri soccorsi dalle autorità in quanto  dopo l’approdo sulla terraferma, risulta aprirsi, per i cittadini stranieri, una fase di sostanziale invisibilità.

Secondo quanto emerso infatti i cittadini stranieri in arrivo permangono in attesa del successivo trasferimento verso Trapani presso la struttura destinata alla prima accoglienza, in condizioni materiali che sono apparse totalmente precarie, soggetti a regimi di controllo e limitazione particolarmente rigidi che imporrebbero la detenzione informale delle persone interessate e il sequestro del proprio telefono cellulare determinando una condizione di fortissimo isolamento dal mondo esterno.

Nelle lettere aperte l’Associazione raccomanda alle autorità di garantire condizioni di vita e misure assistenziali adeguate e rispondenti a quanto previsto dalla normativa nazionale ed europea e il rispetto della libertà personale, cessando pratiche di trattenimento arbitrario e la prassi del sequestro illegittimo dei beni materiali dei cittadini stranieri che arrivano a Pantelleria, in particolare dei telefoni cellulari. 

In attesa di riscontri da parte delle autorità competenti, si continua a monitorare le prassi attuate successivamente all’arrivo dei cittadini stranieri nei luoghi di frontiera affinché siano effettivamente garantiti i loro diritti. 


La lettera al Sindaco di Pantelleria e alla Prefettura di Trapani

La lettera alla Questura e alla Prefettura di Trapani e alla Stazione dei carabinieri di Pantelleria

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