Protezione internazionale: orientamento sessuale e identità di genere : grande partecipazione a Verona il 25 maggio

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Tipologia del contenuto:Notizie

A seguito dell’impegno espresso con il comunicato del 18 maggio,  presso Villa Bernini Buri a Verona si è tenuto il 25 maggio 2018 il convegno di studio e formazione in materia di protezione internazionale basata sull’orientamento sessuale e identità di genere, inizialmente previsto all’Università di Verona.

Si è ritenuto di organizzare tale evento nello stesso giorno in cui si sarebbe dovuta tenere la giornata di studi presso l’Università di Verona, poi disdetta per i noti fatti di cronaca, al fine di ribadire il diritto di libertà di espressione in un tema così attuale e spesso negletto quale quello della tutela dei diritti fondamentali, e, nella specie, dei richiedenti protezione internazionale per ragioni connesse all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di oltre 120 persone nonostante il breve preavviso dovuto alla diversa sede e, come testimoniato anche in questo articolo, sostegni e adesioni sono arrivati da varie parti d’Italia e dall’estero. Qui di seguito pubblichiamo il comunicato delle associazioni promotrici del 26 maggio 2018.

 

CONVEGNO MIGRANTI LGBTI
Grande partecipazione a Villa Buri: sostegni e adesioni da tutta Italia e dall’estero

Il 25 maggio, a Villa Bernini Buri (Verona) più di 120 persone hanno potuto partecipare al convegno “Protezione internazionale, orientamento sessuale e identità di genere”, tenutosi in questa sede dopo la decisione di “sospendere e rinviare” l’iniziativa inizialmente prevista all’Università di Verona.

Le organizzatrici e gli organizzatori esprimono grande soddisfazione per la riuscita della giornata, la qualità degli interventi e del dibattito, avvenuto in un clima di scambio libero e democratico. Ringraziano inoltre tutte le persone, i gruppi, le associazioni, istituzioni, locali, nazionali e internazionali, che nell’ultima settimana hanno manifestato sostegno e solidarietà, attraverso comunicati, petizioni, iniziative e prese di posizione decisive.

L’interesse e l’adesione che ha suscitato questo evento non fa che confermare la rilevanza e la necessità di studiare e dibattere le questioni relative alle migrazioni LGBTI tra specialisti e professionisti del settore, specialmente in un contesto politico in cui forze razziste, xenofobe e omo-bi-transfobiche, reazionarie e fasciste, vorrebbero, al contrario, mettere a tacere.

Confidiamo di poter ritornare all’Università di Verona per proseguire questo lavoro di scambio sinergico tra l’accademia e i diversi attori che quotidianamente costruiscono conoscenza e pratiche per difendere i diritti fondamentali delle persone migranti LGBTI.

ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione
Rete Lenford – Avvocatura per i Diritti LGBT
Pink Refugees – Circolo Pink Verona
Sportello Migranti LGBT Verona – Arcigay Pianeta Milk
Avvocato di Strada – Verona

Al comunicato congiunto ASGI – Avvocatura per i diritti LGBTI – RETE LENFORD pubblicato lo scorso 18 maggio 2018 sono seguite diverse manifestazioni di appoggio come l’adesione della redazione della Rivista Diritto Immigrazione e Cittadinanza che ha inviato la seguente comunicazione:

“Il Comitato editoriale della Rivista Diritto, Immigrazione e Cittadinanza, riunitosi il 19 maggio scorso, esprime profonda preoccupazione per la decisione del Rettore dell’Università di Verona di annullare l’evento “Richiedenti asilo: orientamento sessuale ed identità di genere”. E nel ribadire la centralità del diritto alla libera manifestazione del pensiero, alla libertà della ricerca scientifica e alla sua divulgazione, aderisce al comunicato del 18 maggio dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione e dell’Avvocatura per i diritti LGBTI – RETE LENFORD”

I docenti del Master in Studi Interculturali dell’Università di Padova hanno, inoltre, inviato una lettera di sostegno all’iniziativa veronese :

Come docenti da tempo coinvolti scientificamente e didatticamente in esperienze relative all’ambito interculturale non possiamo che testimoniare tutta la nostra solidarietà all’iniziativa veronese ed auspicare che comportamenti di questa natura da parte delle istituzioni universitarie non debbano replicarsi in futuro.

Inoltre l’iniziativa che si terrà a Verona il prossimo 25 maggio ha ricevuto il sostegno del Cirsim, Centro Interdipartimentale di Ricerca per gli Studi Interculturali e sulle Migrazioni dell’Università di Padova (*) e del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Vicenza.

 

L’associazione ROARS (Return to Academic Research) ricorda che :

Leggendo il programma della giornata di studio, organizzata nell’ambito del progetto PRIN 2015 “Soggetto di diritto e vulnerabilità: modelli istituzionali e concetti giuridici in trasformazione”, si vede che era centrato sulla cosiddetta “richiesta d’asilo SOGI” (Sexual Orientation and Gender Identity). Un argomento oggetto di studi scientifici internazionali, come testimoniato da un ERC Starting Grant intitolato “SOGICA – Sexual Orientation and Gender Identity Claims of Asylum: A European human rights challenge” (qui gli obiettivi). Una bibliografia che include linee guida dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), documenti e casi legali è disponibile sul sito Refworld dell’UNHCR. Un evento simile a quello di Verona era previsto per il 18 maggio all’Università di Bologna. Si tratta della Conferenza “Vulnerability and Asylum: Sexual Orientation and Gender Identity Claims“, organizzata in collaborazione con il già citato progetto SOGICA. Non risulta che sia stata sospesa e tanto meno contestata. A testimonianza di quanto sia anomala e preoccupante la situazione di Verona e anche la decisione del suo rettore.

 

Magistratura Democratica è intervenuta con un comunicato :

Come magistrati e cittadini siamo colpiti dalla derubricazione di diritti fondamentali delle persone a temi politicamente ed eticamente controversi.Non crediamo, poi, che ci possa essere un terreno di contrasto tra attivisti di diversa estrazione.Più semplicemente, in questa vicenda, si confrontano da un lato i diritti e la democrazia e dall’altro violenza e prevaricazione di stampo neofascista. L’università è luogo di formazione e cultura e la cultura non può essere neutra indifferenza ai valori.Ci auguriamo che burocrazia e paura non facciano trionfare la pratica dell’intimidazione, consentendole di raggiungere l’obiettivo.

 

E anche l’associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani nel chiedere al Rettore dell’Università di Verona di tornare sui suoi passi rammenta che

«[La libertà di ricerca] si estrinseca non soltanto come libertà di studio ed indagine nei confini fisici dell’Ateneo, ma anche e soprattutto quale libertà di divulgazione dei risultati della ricerca, coerentemente con la terza missione dell’Università.

Ostacolare il contatto tra ricerca e cittadini, impedire ai ricercatori di esporre alla popolazione gli esiti dei propri studi, in virtù di una presunta “sensibilità politica” degli stessi rappresenta il vulnus più grande alla libertà della ricerca, poiché abbraccia la cultura della paura e l’annichilimento della ricerca ogni qual volta essa si trovi ad avere oggetto tematiche che inevitabilmente possono essere oggetto del dibattito politico e per ciò stesso “attuali e controverse”.

L’essenza stessa della libertà di ricerca, così come voluta e pensata dai padri costituenti, risulta dunque messa in pericolo dalla decisione dell’Università di Verona di piegare il capo di fronte a strumentalizzazioni politiche e rinchiudere il pensiero scientifico entro le strette mura universitarie».

 

Nel frattempo aumentano le adesioni alla petizione “Libertà accademiche minacciate: una giornata di studio sull’asilo Lgbti censurata all’università di Verona ” lanciata da accademici, ricercatori, avvocati, avente come prima firmataria l’Associazione francese di sociologia, pubblicata sui siti di Libération e di Mediapart a cui si può aderire .

Ricordiamo che il convegno che si terrà a Villa Bernini Buri a Verona il  25 maggio 2018 è organizzato da ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – in collaborazione a Avvocatura per i diritti LGBTI – RETE LENFORD, Pianeta Milk, LGBT Sportello Migranti, Circolo Pink, Pink Refugees, ed Avvocato di Strada di Verona.


La locandina del convegno


La partecipazione è gratuita e aperta a coloro che sono interessati.


 


 

[Articolo aggiornato il 26 maggio 2018]

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