Danno non patrimoniale da discriminazione per gli stranieri illegittimamente esclusi dagli alloggi ERP

Con due pronunce quasi contestuali il Tribunale di Monza è intervenuto nuovamente sulla questione dei “documenti aggiuntivi” per gli stranieri affrontando però un profilo particolare: quello del risarcimento del danno da discriminazione.

Nel caso di specie infatti, come spesso accade, il giudizio è giunto a conclusione quando ormai le graduatorie per l’accesso agli alloggi avevano perso efficacia:  in particolare in Lombardia ciò era avvenuto anche a seguito della intervenuta dichiarazione di incostituzionalità del requisito di residenza quinquennale che aveva obbligato la Regione a sospendere i bandi e reiterarli sulla base del nuovo requisito; nel frattempo era anche intervenuta la decisione del Tribunale di Milano che obbligava la regione a eliminare l’onere dei “documenti aggiuntivi” con conseguente obbligo dei comuni di rifare tutto (e in effetti i nuovi bandi hanno escluso  sia il requisito dei cinque anni di residenza sia l’onere documentale).

I giudizi individuali, avviati da singoli stranieri esclusi, si sono dunque conclusi quando il reinserimento in graduatoria non era più possibile, avendo appunto la graduatoria perso efficacia. Per di più, nel corso del giudizio è emerso che, anche ove inseriti, taluni stranieri non avrebbero comunque ottenuto – in relazione alla loro posizione – l’assegnazione nel breve periodo in cui le graduatorie avevano avuto validità.

Si poneva quindi il problema dei rimedi applicabili: il Tribunale, in entrambi i casi , ha optato per il riconoscimento del danno non patrimoniale da discriminazione.

In uno dei due casi tuttavia, tale risarcimento – pur liquidato in misura superiore – ha assorbito anche il diritto all’acquisto dell’alloggio (in quel caso si trattava di un bando di vendita) senza che l’ordinanza spieghi in maniera esauriente per quale motivo in quel caso il rimedio non avrebbe potuto consistere nel trasferimento della proprietà.

Tribunale di Monza, ordinanza del 9 dicembre 2021

Tribunale di Monza, ordinanza del 13 gennaio 2022

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