L’indennità di maternità di base spetta anche se la mamma straniera non è residente alla data del parto, purché sia residente alla data della domanda

Il Tribunale di Padova, con sentenza del 12 febbraio del 2019, ha accertato il diritto di una madre straniera al pagamento dell’assegno di maternità di base, respingendo le argomentazioni del Comune di Padova che contestava la fondatezza della domanda non solo perché la madre era titolare di permesso unico lavoro, ma anche in virtù del fatto che la signora, al momento del parto, non risultava iscritta all’anagrafe del Comune di Padova, pur essendo iscritta al momento della domanda amministrativa.

La pronuncia –  oltre ad applicare la consolidata giurisprudenza in tema di applicazione della parità di trattamento nelle prestazioni assistenziali per i titolari di permesso unico lavoro (vedi da ultimo Trib.Torino –  ha disatteso la tesi del Comune anche in ordine al requisito di residenza. La decisione su tale seconda questione è di particolare rilievo perché accade frequentemente che i Comuni neghino la prestazione alle donne che non abbiano ancora ottenuto l’iscrizione anagrafica al momento del parto.

Il Giudice ha però chiarito che le prospettazioni difensive del Comune non trovavano specifico riscontro nell’art. 74 comma 1 del D.lgs. n. 151 del 2001 che attribuisce il diritto alla prestazione “alle donne residenti […]” senza specificare se tale requisito debba sussistere al momento del parto o al momento della presentazione dell’istanza amministrativa.

Secondo il Tribunale, in assenza di una specificazione da parte del legislatore, un’interpretazione costituzionalmente orientata della norma impone l’opzione interpretativa maggiormente tutelante dello stato di maternità (art. 31 Cost.), così da doversi ritenere sufficiente che il requisito della residenza nel territorio della Repubblica italiana sussista al momento della presentazione dell’istanza amministrativa.

Nello stesso senso si era gia pronunciato il Tribunale di Treviso con sentenza del 29/9/2017, est. Poiré, xxx (avv. Berti) c. INPS (avv.ti Matranga e Cavallari) e Comune di Arcade (avv. Palmeridata) (inedita)

La sentenza

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