assegno di maternità
I Comuni che forniscono informazioni sbagliate agli stranieri devono risarcire il danno
Il Tribunale di Brescia ha condannato il Comune di Pontevico a pagare a una cittadina straniera la somma corrispondente alla prestazione che questa avrebbe ottenuto dall’INPS se il Comune le avesse fornito informazioni corrette sui suoi diritti e le avesse consentito la presentazione della domanda
L’indennità di maternità di base spetta anche se la mamma straniera non è residente alla data del parto, purché sia residente alla data della domanda
Il Tribunale di Padova, con sentenza del 12 febbraio del 2019, ha accertato il diritto di una madre straniera al pagamento dell’assegno di maternità di base, respingendo le argomentazioni del Comune di Padova che contestava la fondatezza della domanda non solo perché la madre era titolare di permesso unico lavoro, ma anche in virtù del fatto che la signora, al momento del parto, non risultava iscritta all’anagrafe del Comune di Padova, pur essendo iscritta al momento della domanda amministrativa.
Assegno di maternità di base: il Tribunale di Torino impone anche al Comune di Torino il rispetto del diritto dell’Unione.
Sull’onda della ormai consolidata giurisprudenza in materia di accesso all’assegno di maternità ai titolari di permesso unico lavoro, a Torino il Giudice vincola ancora una volta le amministrazioni a un comportamento conforme alla legge imponendo di dare corretta informazione al pubblico.
L’assegno di maternità dei Comuni non è soggetto al termine di prescrizione annuale di cui all’art. 6 L. 138/1943
La Corte d’appello di Torino risolve la questione relativa al termine di prescrizione per l’assegno di maternità riconosciuto dai Comuni, richiesto con azione antidiscriminatoria e riconosciuto come spettante alle cittadine straniere in possesso di permesso unico lavoro per motivi familiari
Il Tribunale di Bergamo ordina ai Comuni di correggere le informazioni relative all’accesso all’assegno di maternità
Finalmente un “piano di rimozione” sulla ormai consolidata questione della concessione dell’assegno di maternità di base anche ai titolari di un permesso unico lavoro: il giudice vincola le amministrazioni a un comportamento conforme alla legge imponendo di dare corretta informazione al pubblico.
La Corte Costituzionale decide sull’assegno di maternità di base: inammissibile non considerare il diritto comunitario.
Inammissibili le questioni di costituzionalità sollevata senza esaminare le norme nazionali e comunitarie che già consentono di riconoscere il diritto ai titolari di permesso unico lavoro e a titolari di permesso umanitario.
L’Inps condannato a correggere sul sito le informazioni in tema di indennità di maternità di base alle madri straniere
Il tribunale di Milano con ordinanza del 6 novembre 2015 ha ordinato al Comune di Milano e all’INPS di rimuovere dai rispettivi siti la limitazione alle sole madri lungo soggiornanti del diritto alla indennità di maternità di base.
L’indennita’ di maternita’ di base spetta anche agli stranieri non lungosoggiornanti
La direttiva 2011/98 si applica direttamente nell’ordinamento italiano.Lo ha stabilito il Tribunale di Alessandria in una delle prime decisioni successive alla scadenza del termine per il recepimento della direttiva