assegno di maternità

Vademecum antidiscriminazione ASGI : risposte alle domande più frequenti

Nell'ambito del progetto LAW abbiamo realizzato un documento in quattro lingue per rispondere alle domande più frequenti ricevute dal servizio antidiscriminazione dell'ASGI.

5 schede e infografiche per superare le discriminazioni

Come accedere alle prestazione sociali? Cosa fare se la prestazione viene negata? Nell'ambito del progetto LAW abbiamo realizzato brevi schede e infografiche per rispondere a queste domande.

Corte UE all’Italia: illegittimo escludere gli stranieri dagli aiuti alla famiglia

Lo afferma la Corte di Giustizia dell'Unione europea in una sentenza depositata oggi con la quale ha dichiarato illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dal bonus bebè, istituito nel 2015, e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate.

I Comuni che forniscono informazioni sbagliate agli stranieri devono risarcire il danno

Il Tribunale di Brescia ha condannato il Comune di Pontevico a pagare a una cittadina straniera la somma corrispondente alla prestazione che questa avrebbe ottenuto dall’INPS se il Comune le avesse fornito informazioni corrette sui suoi diritti e le avesse consentito la presentazione della domanda

Luci e ombre nella rimessione alla Corte Costituzionale delle norme su Bonus Bebè e Indennità di maternità

Con una serie di ordinanze la Corte di Cassazione ha sollevato questione di costituzionalità dell’art. 1, comma 125 L. 190/14 (bonus bebè) e dell’art. 74 d.lgs. 151/01 (indennità di maternità di base) nella parte in cui prevedono le rispettive prestazioni per i soli stranieri titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, anziché di permesso di soggiorno di almeno un anno.

L’indennità di maternità di base spetta anche se la mamma straniera non è residente alla data del parto, purché sia residente alla data della domanda

Il Tribunale di Padova, con sentenza del 12 febbraio del 2019, ha accertato il diritto di una madre straniera al pagamento dell’assegno di maternità di base, respingendo le argomentazioni del Comune di Padova che contestava la fondatezza della domanda non solo perché la madre era titolare di permesso unico lavoro, ma anche in virtù del fatto che la signora, al momento del parto, non risultava iscritta all’anagrafe del Comune di Padova, pur essendo iscritta al momento della domanda amministrativa.

Assegno di maternità di base: il Tribunale di Torino impone anche al Comune di Torino il rispetto del diritto dell’Unione.

Sull’onda della ormai consolidata giurisprudenza in materia di accesso all’assegno di maternità ai titolari di permesso unico lavoro, a Torino il Giudice vincola ancora una volta le amministrazioni a un comportamento conforme alla legge imponendo di dare corretta informazione al pubblico.

L’assegno di maternità dei Comuni non è soggetto al termine di prescrizione annuale di cui all’art. 6 L. 138/1943

La Corte d’appello di Torino risolve la questione relativa al termine di prescrizione per l’assegno di maternità riconosciuto dai Comuni, richiesto con azione antidiscriminatoria e riconosciuto come spettante alle cittadine straniere in possesso di permesso unico lavoro per motivi familiari

Il Tribunale di Bergamo ordina ai Comuni di correggere le informazioni relative all’accesso all’assegno di maternità

Finalmente un “piano di rimozione” sulla ormai consolidata questione della concessione dell’assegno di maternità di base anche ai titolari di un permesso unico lavoro: il giudice vincola le amministrazioni a un comportamento conforme alla legge imponendo di dare corretta informazione al pubblico.

Stranieri : vademecum sull’accesso alle prestazioni sociali

Aggiornamento del documento informativo realizzato dall’ASGI per chiarire i casi nei quali il diritto alle prestazioni sociali viene illegittimamente negato, fornendo indicazioni operative su come reagire.

La Corte Costituzionale decide sull’assegno di maternità di base: inammissibile non considerare il diritto comunitario.

Inammissibili le questioni di costituzionalità sollevata senza esaminare le norme nazionali e comunitarie che già consentono di riconoscere il diritto ai titolari di permesso unico lavoro e a titolari di permesso umanitario.

Stranieri e prestazioni sociali davanti alle Alte Corti

Anche grazie al vasto contenzioso promosso da ASGI sul tema dell’uguaglianza nell’accesso al welfare, salgono a 5 le decisioni di rinvio alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia dell’UE; nei prossimi mesi le Alte Corti dovranno quindi decidere questioni di grande importanza e potrebbero ridisegnare integralmente la materia.

Convegno Migranti e welfare – Materiali e considerazioni

Il convegno “Migranti e Welfare “, organizzato grazie al supporto della Fondazione Charlemagne e con il patrocinio dell’UNAR, ha raccolto a Milano oltre cento tra avvocati, giuristi, operatori sociali e interessati al tema dell’accesso dei cittadini stranieri ai benefici di previdenza sociale.

L’Inps condannato a correggere sul sito le informazioni in tema di indennità di maternità di base alle madri straniere

Il tribunale di Milano con ordinanza del 6 novembre 2015 ha ordinato al Comune di Milano e all’INPS di rimuovere dai rispettivi siti la limitazione alle sole madri lungo soggiornanti del diritto alla indennità di maternità di base.

Assegno di maternità a cittadina di Paese terzo: la sostanza conta più della forma!

Con sentenza del giorno 8 gennaio 2015, il Tribunale di Firenze ha riconosciuto il diritto all’assegno di maternità ex art. 74 D.lgs. 151/2001 ad una cittadina extracomunitaria, la cui figlia e il cui convivente more uxorio (e padre della minore) sono cittadini italiani, benché la richiedente fosse titolare solo del permesso di soggiorno biennale per motivi familiari e non della carta di soggiorno. Il giudice di merito chiarisce che il diritto alla prestazione assistenziale deriva dal particolare status soggettivo della ricorrente, ossia essere ascendente di una minore italiana. L’art. 23 del D.lgs n.30/2007, che attua la direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, prevede l’applicazione delle disposizioni in esso previsto, ove più favorevoli, anche ai familiari di cittadini italiani non aventi la cittadinanza italiana. Secondo l’interpretazione letterale dell’art. 23 D.lgs n. 30/2007 il trattamento dei familiari extracomunitari dei cittadini italiani deve essere equiparato a quello dei familiari dei cittadini comunitari con riguardo “a tutte le disposizioni del decreto legislativo, e non solo con riferimento alla materia del soggiorno e della circolazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari. Non è dubitabile che la materia cui attiene la prestazione richiesta rientri nel campo di applicazione del Trattato di cui all’art.19, comma 2 citato (essendo ricompresa nelle politiche sociali di cui all’art. 153 versione consolidata del Trattato TUE e TFUE).” Il Tribunale ribadisce, infine, che è ...

L’indennita’ di maternita’ di base spetta anche agli stranieri non lungosoggiornanti

La direttiva 2011/98 si applica direttamente nell’ordinamento italiano.Lo ha stabilito il Tribunale di Alessandria in una delle prime decisioni successive alla scadenza del termine per il recepimento della direttiva

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