Corte di Giustizia dell’Unione europea

Il ruolo del giudice nazionale nel sistema Dublino per la tutela dei diritti fondamentali dei richiedenti protezione

di Luca Perilli coordinatore della sezione specializzata per la protezione internazionale del Tribunale di Trento

Reddito di cittadinanza: rinviato il requisito dei 10 anni di residenza alla Corte di Giustizia UE. Facciamo il punto.

Il Tribunale di Napoli, nell'ambito di un procedimento penale per il reato di false dichiarazioni dei requisiti per accedere al reddito di cittadinanza, ha rinviato alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea ritenendo il requisito dei 10 anni in contrasto con il diritto UE.

13 giugno 2022 – Regolamento Dublino : Convegno sull’udienza alla Corte europea di Giustizia

In occasione della discussione, fissata per l’8 giugno 2022,  il convegno vuole analizzare le questioni sottoposte alla Corte di Giustizia nell’ambito di alcuni rinvii pregiudiziali sul Regolamento Dublino.

Corte giustizia Ue: illegittimo limitare un beneficio ai soli sportivi nazionali

Costituisce un ostacolo alla libera circolazione dei lavoratori una normativa nazionale che limita ai soli cittadini dello Stato membro interessato il diritto di beneficiare di una prestazione istituita a favore di taluni sportivi di alto livello

Conclusioni dell’avvocato CGUE: nel naufragio Al Salam Boccaccio i superstiti e familiari delle vittime possono chiedere risarcimento in Italia

L’avvocato generale Szpunar propone alla Corte di dichiarare che le vittime del naufragio di una nave battente bandiera panamense possono rivolgersi ai giudici italiani per un’azione di responsabilità contro gli enti italiani che hanno classificato e certificato tale nave .

Assegno nucleo familiare e stranieri: la Cassazione rinvia alla CGUE la questione del computo dei familiari all’estero

Nonostante l’orientamento uniforme della giurisprudenza di merito, la Corte di Cassazione chiede alla Corte di Giustizia se il diverso trattamento per italiani e stranieri in materia di ANF sia conforme alle direttive 2003/109 e 2011/98.

Il ruolo del giudice nazionale dell’asilo tra effettività dei ricorsi e autonomia procedurale degli Stati membri: il punto sulla sospensiva

Il commento all’ordinanza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 27 settembre 2018, C-422/18.

Un richiedente asilo non può essere sottoposto a un test psicologico ai fini dell’accertamento del suo orientamento sessuale

L’effettuazione di un simile test costituisce, infatti, un’ingerenza sproporzionata nella vita privata del richiedente . Lo afferma la Corte di Giustizia dell’Unione europea nella sentenza relativa alla causa C-473/16 , pubblicata il 25 gennaio 2018.

Corte di Giustizia Europea: la cittadina extra UE titolare di permesso unico lavoro ha diritto all’assegno famiglie numerose

Con sentenza del 21 giugno 2017 la Corte di Giustizia Europea, esaminando il caso di una signora ecuadoriana alla quale il Comune di Genova e l’INPS avevano negato l’assegno famiglie numerose, ha affermato che i cittadini extra UE titolari di un permesso che consente di lavorare hanno diritto alla parità di trattamento nell’accesso alle prestazioni di sicurezza sociale in forza dell’art. 12 direttiva 2011/98.

Visti umanitari, un’occasione persa

La Corte europea di Giustizia rimanda ai singoli Stati il rilascio di visti di ingresso umanitari. Per l’avvocata Caterina Bove, di Asgi, si afferma il paradosso di un diritto fondamentale che non viene garantito a tutti.

Gli Stati membri non sono obbligati dal diritto Ue a rilasciare visti umanitari

La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha pubblicato oggi la sentenza nella causa C-638/16,PPU X e X  riguardante una famiglia di cittadini siriani che aveva fatto richiesta di visto umanitario alle autorità del Belgio.

Accordo Ue-Turchia: ricorso alla Corte Europea di Giustizia

AccessInfo Europe, organizzazione spagnola per l’accesso all’informazione, ha presentato un ricorso alla Corte Europea di Giustizia per rendere noti i dettagli legali sull’accordo Ue-Turchia sui migranti.

Corte di Giustizia europea : revoca permesso al cittadino rifugiato

Il sostegno a un’associazione terroristica può giustificare la revoca permesso di soggiorno di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta perché esso può costituire uno degli “imperiosi motivi di sicurezza nazionale o di ordine pubblico” previsti dalla direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004 .

Tribunale dell’Unione europea: nuove regole dal 1° luglio 2015

Il nuovo regolamento di procedura del Tribunale, frutto di un lavoro avviato nel 2012, sostituirà il regolamento di procedura del 1991. 

Corte di Giustizia dell’Unione europea

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