discriminazione etnica

Vietare gli insediamenti informali a famiglie rom costituisce discriminazione

La Corte di Cassazione, con sentenza del 15 febbraio 2021 n. 3842, ha rigettato il ricorso del Comune di Civitanova Marche il cui comportamento ai danni di una famiglia rom era stato dichiarato discriminatorio dai giudici di merito

Sul Corriere della Sera pubblicata la prima sentenza italiana in cui si riconosce espressamente il carattere discriminatorio del c.d. “censimento Rom” da parte dello Stato italiano

A distanza di più di 10 mesi dalla decisione del Tribunale Civile di Roma che aveva accolto il ricorso per discriminazione proposto dal sig. Salkanovic, con il supporto di Asgi, Associazione 21 Luglio e Open Society Justice Initiative, finalmente arriva la pubblicazione dell’ordinanza sul quotidiano nazionale “Il Corriere della Sera” del 19 Marzo 2014. “Sono stati necessari oltre dieci mesi e molteplici solleciti affinché questa importante decisione giurisprudenziale trovasse oggi adeguata pubblicità sugli organi di informazione, così come ordinato dal Tribunale” affermano le associazioni ASGI e Associazione 21 Luglio che hanno seguito il caso “ Ci auguriamo che la diffusione dei contenuti di questa azione aiuti a rafforzare la lotta per il rispetto della dignità umana verso una comunità che continua a rappresentare troppo spesso un capro espiatorio, vittima di una mancata e seria attuazione di una strategia d’integrazione come dimostrano i recenti fatti di intolleranza verso la comunità rom a Poggioreale(Napoli) e la continua e insensata politica degli sgomberi”. Il caso Nel maggio del 2008, il Governo italiano adottava la “Dichiarazione sullo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia” con cui si conferivano ai prefetti delle città di Roma, Milano e Napoli poteri straordinari “in deroga alle disposizioni di legge in vigore”, tra cui l’identificazione e il censimento delle persone (minori inclusi), per adottare misure indirizzate, direttamente o indirettamente, ai Rom, Sinti e ai cittadini di paesi terzi, ...

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