visto umanitario
Riconosciuto il visto per motivi umanitari: le prospettive aperte dall’ordinanza del Tribunale civile di Roma
In un’importante ordinanza emessa dal Tribunale civile di Roma, sono stati riconosciuti dei principi che gettano le basi per una tutela più ampia, tra cui la validità della procura alle liti online.
Corso intensivo: L’evoluzione dell’unità familiare nel quadro del diritto dell’immigrazione
23-25 novembre 2022, dalle 9.30 e fine alle 18.30 per un totale di 24 ore di lezione - in presenza a Roma o online su Zoom.
#2 React, Diritti in pratica – Ricorsi per il visto per motivi umanitari e per l’esercizio del diritto di asilo
Autorizzazioni all’ingresso per cittadinз stranierз bisognosз di protezione che non avrebbero altrimenti titolo all’ingresso per motivi ordinari (lavoro, studio, turismo, ricongiungimento ecc.).
Formazione “Le frontiere del diritto. Migrazioni e libertà di movimento”
La formazione, gratuita, si terrà a Lampedusa il 7 e 8 ottobre 2022 presso il Camping "La Roccia". Le iscrizioni sono aperte fino al 25 settembre per un massimo di 30 partecipanti.
Se i corridoi diventano l’unico strumento possibile di ingresso per motivi umanitari
Si pubblicano le ordinanze con cui il Tribunale civile di Roma, Diciottesima Sezione, respinge le richieste di visti per motivi umanitari presentate da alcune persone afghane e di altra nazionalità in situazione di pericolo bloccate in paesi di transito. Le derive di una visione distorta dell’azione umanitaria Nel corso dell’ultimo anno sono state presentate al Tribunale civile di Roma una serie di richieste d’urgenza per il rilascio di visti d’ingresso con validità territoriale limitata per ragioni di carattere umanitario ai sensi dell’art. 25 del Codice Visti (Regol. 810/2009). Le richieste erano finalizzate a permettere l’ingresso in Italia a persone che, bloccate in paesi di transito, erano esposte a un pericolo grave e immediato per la loro incolumità. In due casi, le persone si trovavano bloccate in paesi quali la Libia e la Tunisia a causa delle politiche di blocco e respingimento delegato attuate grazie alla cooperazione italiana ed europea. Gli altri due ricorsi sono stati invece presentati da persone afghane fuggite dal paese in seguito alla caduta del governo e rimaste bloccate in Pakistan e in Uzbekistan. In un primo momento il Tribunale di Roma aveva accertato il diritto di due persone afghane a entrare in Italia attraverso il rilascio di visti per motivi umanitari al fine di consentire loro di fuggire dalla situazione di pericolo. Il visto non era inteso quale visto per richiesta asilo ma era finalizzato a proteggere la persona da un rischio imminente e concreto. Tuttavia, ...
Afghanistan – Il Tribunale di Roma al Ministero degli Esteri: rilasciare il visto umanitario entro 10 giorni
Il Ministero non può né porre condizioni ulteriori né eludere l’ordine al rilascio dei visti perché il Tribunale ha già valutato urgenti e indifferibili le ragioni di un ingresso per motivi umanitari in Italia. ASGI: decisione storica che attua in concreto quegli obblighi costituzionali e internazionali ai quali l’Italia è tenuta ma che spesso dimentica.
Tribunale di Roma: Vanno rilasciati i visti umanitari a chi si trova in pericolo in Afghanistan
Di fronte al rischio di grave compromissione dei diritti umani in Afghanistan è dovere del Giudice riconoscere il diritto all’ingresso in Italia per avere protezione.
Incontro online: Respingimenti a catena sulla rotta balcanica
23 aprile 2021 dalle 17:00 alle 19:00 parleremo delle responsabilità dei respingimenti alla luce dell'ordinanza del Tribunale di Roma del 18 gennaio 2021.
Riconosciuto il diritto a fare ingresso in Italia a chi ha subito una riammissione a catena verso la Bosnia
Al cittadino straniero arrivato a Trieste nel 2020 era stato negato l’accesso a causa del comportamento illecito delle autorità italiane. Ha diritto a fare immediato ingresso in Italia, in applicazione dell’articolo 10 della nostra Costituzione, per poter chiedere asilo, il cittadino straniero illegalmente riammesso in Slovenia e poi in Bosnia sulla base dell’accordo Italia-Slovenia da considerarsi in palese violazione delle norme internazionali, europee e interne. E’ quanto deciso con Ordinanza del 18.1.2021, dal Tribunale di Roma che ha accolto il ricorso urgente presentato da un cittadino pakistano, richiedente asilo, riammesso nel luglio del 2020 dall’Italia alla Slovenia, da qui in Croazia e quindi in Bosnia, secondo un meccanismo consolidato di riammissioni a catena. Con tale decisione il Tribunale ha sancito l’illegittimità della procedura di riammissione attuata al confine orientale italiano sulla base di un accordo siglato tra Italia e Slovenia nel 1996, mai ratificato dal Parlamento italiano. Tale procedura, ha osservato il Tribunale, è condotta in palese violazione delle norme internazionali, europee e interne che regolano l’accesso alla procedura di asilo, è eseguita senza la consegna agli interessati di alcun provvedimento e senza alcun esame delle situazioni individuali, dunque con chiara lesione del diritto di difesa e del diritto alla presentazione di un ricorso effettivo. Inoltre essa è realizzata mediante un trattenimento esperito senza alcun ordine dell’autorità giudiziaria e, non da ultimo, è in palese contrasto con l’obbligo di non refoulement il quale vieta di esporre lo straniero a rischi di ...
Visti umanitari, un’occasione persa
La Corte europea di Giustizia rimanda ai singoli Stati il rilascio di visti di ingresso umanitari. Per l’avvocata Caterina Bove, di Asgi, si afferma il paradosso di un diritto fondamentale che non viene garantito a tutti.
Gli Stati membri non sono obbligati dal diritto Ue a rilasciare visti umanitari
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha pubblicato oggi la sentenza nella causa C-638/16,PPU X e X riguardante una famiglia di cittadini siriani che aveva fatto richiesta di visto umanitario alle autorità del Belgio.