Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Le norme secondarie regionali (regolamento regionale lombardo) e statali (DPR 445/2000) che fanno gravare sui soli cittadini extra UE l’onere aggiuntivo di produrre idonea documentazione attestante la non proprietà di immobili all’estero ai fini dell’accesso agli alloggi ERP, si pongono in contrasto con gli artt. 2, comma 5 e 40, comma 6, TU immigrazione e pertanto devono essere disapplicate, anche alla luce delle statuizioni della sentenza Corte Cost. 9/2021.
Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Il provvedimento del 13 aprile 2018, n. 31035, con cui il Comune di Sesto San Giovanni ha escluso l’appellante dalla procedura di assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica a causa della mancata produzione della documentazione ulteriore attestante la non proprietà di alloggi adeguati nel Paese di origine o di provenienza, è illegittimo per la violazione degli artt. 2, comma 5, e 40, comma 6, del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, nonché dei principi di parità di trattamento e divieto di discriminazione di cui agli artt. 3 e 117, comma 1, Cost., in relazione all’art. 18 del TFUE e all’art. 14 della CEDU.
Consiglio di Stato, sentenza del 28 maggio 2020, n. 3375
In relazione alla revoca dei finanziamenti pubblici a centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, aderendo alle conclusioni cui era già giunto il T.A.R. Reggio Calabria in primo grado, e dopo aver dichiarato la propria giurisdizione – il Consiglio di Stato ha rilevato la sussistenza di comportamenti contraddittori da parte del Ministero, nonché di alcuni vizi procedurali tali da ... Leggi tutto
Consiglio di Stato, II sezione, sentenza dell’8 gennaio 2020, n. 151
In materia di rilascio del permesso di soggiorno per lungo soggiornanti il Consiglio di Stato ricorda che l’autorità amministrativa non può limitare il proprio giudizio ai soli precedenti penali dello straniero, ma deve avere altresì riguardo anche agli altri elementi indicati dalla disposizione (durata del soggiorno nel territorio nazionale, inserimento sociale, familiare e lavorativo dello straniero) in base alla ormai ... Leggi tutto
Consiglio di Stato, II sezione, sentenza del 7 gennaio 2020, n. 89
Relativamente al rinnovo di un permesso di soggiorno per studio, va rilevato che il d.P.R. n. 349 del 1999 (secondo periodo del comma 4 dell’art. 46) contiene una deroga alla regola delle due verifiche, in caso di “gravi motivi di salute o di forza maggiore”, tali da comprovare l’eccezionalità della situazione che può costituire impedimento al sostenimento degli esami minimi ... Leggi tutto
Consiglio di Stato, sentenza del 25 novembre 2019, n. 7990
La regola dell’accesso all’impiego nella pubblica amministrazione per i familiari regolarmente soggiornanti dei cittadini europei in Italia, resa esplicita dell’art. 7 della l. 6 agosto 2013 n.97, che ha modificato l’art. 38 del d. lgs. 165/200, va ritenuta ricognitiva di una regola già applicabile, l’art. 23 della direttiva 2004/38/CE sul diritto di circolazione e di soggiorno dei cittadini dell’Unione e ... Leggi tutto
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza del 19 settembre 2019, n. 6249
In materia di rinnovo di permesso di soggiorno per lavori autonomo, va rinnovato il permesso di soggiorno per lavoro autonomo di un cittadino straniero nonostante i requisiti di reddito non siano raggiunti nel periodo previsto, se i criteri di reddito vengono invece raggiunti l’anno successivo a quello di riferimento.L’adozione di un nuovo diniego basato sull’insufficienza del reddito, in luogo del ... Leggi tutto
Consiglio di Stato, sentenza 25 ottobre 2018
Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario in materia di prestazioni assistenziali che escludono dall'attribuzione del beneficio economico (trattasi nel caso di specie di premio alla nascita) le cittadine straniere titolari di permesso di soggiorno ordinario, in quanto le circolari INPS impugnate determinano un ostacolo alla piena realizzazione del principio di uguaglianza dei cittadini comunitari ed extra comunitari e dunque l'azione dinanzi al giudice ordinario è la sola idonea a garantire la tutela sostanziale richiesta.
Consiglio di Stato, sentenza 25 giugno 2018
L’art. 1, comma 1, lett. a) del DPCM 174/1994 riservando in modo assoluto i posti dei livelli dirigenziali delle amministrazioni dello Stato ai soli cittadini italiani, senza tener conto dell’effettivo e prevalente esercizio di funzioni di stampo pubblicistico e autoritativo, contrasta con l’art. 45, para. 4 TFUE che, in quanto disposizione derogatoria, deve essere interpretato restrittivamente e pertanto la norma nazionale deve essere disapplicata nella parte in cui impedisce l’accesso ai cittadini degli Stati membri dell’Unione europea.
Consiglio di Stato, sezione terza, ordinanza del 24 novembre 2017, n. 5102
Nell’ipotesi di permesso biennale e di assenza che superi l’anno, l’interessato al rinnovo del permesso di soggiorno è tenuto a fornire giustificazioni non per l’intera durata dell’assenza, ma solo per la parte eccedente l’anno.
Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza del 23 novembre 2017, n. 5449
L’esistenza di una condanna, per quanto relativa ad un reato grave e tale da comportare allarme sociale, non è ritenuta dall’art. 5, comma 5, cit., di per sé sufficiente a giustificare il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, così esonerando dall’onere di ulteriore motivazione, qualora sussistano legami familiari ed una stabile permanenza in Italia.
Consiglio di Stato, parere del 21 novembre 2017
In tema di concessione della cittadinanza italiana il termine per l’emanazione di un provvedimento negativo sulla relativa istanza, si applica solo alla richiesta formulata dal coniuge di un cittadino italiano, non alle diverse ipotesi di cui all’art. 9 della medesima legge.
Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza del 3 novembre 2017, n. 5085
Nell’ambito dell’applicazione del cd Regolamento Dublino, non è sufficiente la presunzione che il richiedente asilo sia trattato conformemente agli obblighi internazionali ed europei per il suo trasferimento in un Paese.
Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza del 30 ottobre 2017, n. 5040
Va rilasciato un permesso di soggiorno per motivi familiari anche al convivente straniero di cittadino italiano in luogo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
Consiglio di Stato, sezione terza, 20 ottobre 2017, n. 4857
Il Consiglio di Stato ha ritenuto che sussistano i requisiti richiesti dalla normativa sulla emersione per accogliere la domanda di regolarizzazione in controversia, quanto meno ai fini del rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione.